Disoccupazione? Sconosciuta. Orario di lavoro? Forse meglio allungarlo. Strade e collegamenti? Ottimi. Dall’inizio degli anni Settanta questo angolo del Sud è entrato nel circolo virtuoso dello sviluppo industriale.

L’hanno ribattezzata la Campania del Nord-Est. Non è certo una definizione sbagliata. Tutt’intorno trovare lavoro è più difficile che cercare il classico ago nel pagliaio. A Limatola, invece, un Comune di neanche quattromila anime (3620, per la precisione), in provincia di Benevento a cavallo tra l’area casertana (Caserta si trova a poco più di 15 chilometri) e l’entroterra beneventano, “lavorano tutti” spiega Gaetano Marotta, un imprenditore della zona, “almeno tutti coloro che vogliono lavorare. Vanno a spasso solo quelli in cerca del posto fisso pubblico, ma sono pochi. Più che la riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore, qui quasi quasi ci vorrebbe un aumento”.

Limatola è una lunga strada, neanche in ottime condizioni, con due fette di terra pianeggiante ai lati, strette tra gli ultimi contrafforti dei Monti Tifatini e il fiume Volturno. L’atmosfera è un po’ plumbea…forse a causa del fiume e della forte umidità. Però qui tutti hanno una propria attività. Sono sempre indaffarati, ma gentili. Perfino il sindaco Antonio Marotta, ha una fabbrica di grondaie. In paese la disoccupazione praticamente non esiste.

Negli ultimi anni si è sviluppata una miriade di piccole e medie imprese, che con il loro dinamismo hanno innescato il circolo virtuoso dello sviluppo. La fortuna di questa oasi (in provincia di Benevento i disoccupati toccano quota 43.000, al collocamento sannita sono iscritti in 43.617 su circa 330.000 abitanti) è cominciata oltre vent’anni fa. Fu un parroco a benedire lo sviluppo del paese.

Nel 1974 il vecchio parroco (nel Comune di Limatola ci sono altre tre frazioni: Biancano, Ave Gratia Plena e Giardoni), don Salvatore Carrese decise di aprire una maglieria” racconta Gaetano Marotta. “Fu l’inizio dell’avventura. L’anno dopo sull’esempio del parroco, cominciai a produrre chiodi. Nello stesso tempo, partì una fabbrica di tubi, l’Irrigua, che poi si trasformò, dopo un passaggio di proprietà, in Iron Sud. La nuova fabbrica fece subito fortuna producendo componentistica per auto, anche per la Fiat”.

A favorire l’insediamento di un numero sempre crescente di imprese” spiega il sindaco Antonio Marottaalla fine degli anni Settanta e agli inizi degli anni Ottanta, fu la possibilità di acquistare dal Comune i terreni dell’ex Eca (Ente comunale di assistenza) a prezzi bassissimi. Le imprese furono così invogliate ad aprire in zona i propri stabilimenti. Per il futuro è previsto un piano regolatore con una nuova area di espansione industriale, completa di servizi”.

Se il settore pubblico funzionasse correttamente” dice Pietro Di Lorenzo, presidente della Confapi provinciale, originario della stessa Limatola, “avremmo ulteriori possibilità di crescita. Tutto sinora si è fatto grazie ai privati”.

A Limatola manca ancora una banca, e solo tra non molto sarà attivato uno sportello telematico della Camera di commercio di Benevento.  In questi ultimi mesi, intanto, è rinata anche la Pro Loco, grazie ad un folto gruppo di ragazze.

Molti di noi” spiega Francesco Cappiello, un giovane che vuole fare l’editore, “non si rendono ancora conto di essere nati in un paese fortunato: dove non è difficile trovare occasioni anche per mettersi in proprio”.

Nel piccolo centro sannita si trova un po’ di tutto: dalle grondaie ai cambi, dal cemento ai cablaggi. Sono circa 800 le persone che lavorano tra le varie imprese, ultimamente è stato aperto anche un modernissimo impianto per la produzione di seta, mentre un altro si trova sulla sponda opposta del Volturno. La Tesseci, per esempio, che produce la famosa seta di San Leucio, è arrivata a Limatola per caso. Ha dovuto lasciare la città, dove era nata, Caserta, perché oramai era troppo grande.

L’amministrazione di Limatola” sottolinea l’anziano patron Salvatore Cicala, 71 anni, “però non ha ancora rifatto la pubblica illuminazione, come promesso”.

Anche così cresce il mito di questo Nord-Est campano. Gioventù tranquilla, criminalità inesistente, (qualcuno, però, parla di casi iniziali di usura), buone strade e buoni collegamenti con le autostrade…Se il settore pubblico darà una mano, il modello Limatola potrà essere esportato anche in altre parti del Sud.

LUIGI FERRAIUOLO, “Benevento. Se passate a Limatola” in Famiglia Cristiana, Anno LXVII. N.47-26 Novembre 1997.